Sto facendo della pura pubblicità. Perché ci credo. E perché ci credo? Perché ci sto lavorando. Sono stata fuori dai giornali, se non come collaboratore saltuario, per quasi un anno. Punto d’osservazione ottimale per chi fa il mio mestiere e i giornali li legge per vedere cosa fanno gli altri per poi fare qualcosa di diverso (io) o per copiare (molti). Comunque sia perdendo lo scopo principale di leggere un giornale che è, appunto, leggerlo. E non solo sfogliarlo, guardarlo, sbatacchiarlo da una borsa all’altra per poi buttarlo nel cassonetto (della carta, ovviamente, non ci sentiamo così trasgressivi da mettere i giornali nel contenitore del vetro). Così da un annetto ho instaurato un rapporto speciale con i giornali: non più da addetta ai lavori ma da lettrice, e visto questo nuovo ruolo li leggo dalla prima parola all’ultima. Sono pieni di cose interessanti e anche di scemenze. Tutti, nessuno escluso. E se le cose interessanti superano le scemenze trattasi di un buon giornale. Ma veniamo a noi. “Gioia”, come ho detto, è tutto nuovo. Io ci sono arrivata poche settimane fa in corsa. Sono riuscita a metterci qualcosa di mio ma era già bello così, senza che io ci mettessi mano. Comunque questo è per dirvi di comprarvelo per qualche settimana perché è davvero un bel giornale, nonostante me (dimenticavo, faccio il vicedirettore moda).
È scritto bene, con una grafica divertentissima, pieno di idee questa volta sì da copiare. Ci lavora della gente davvero brava: qualcuno lo conosco da anni, moltissimi non li avevo mai visti prima. Io sono tornata a divertirmi lavorando, che di questi tempi è il vero lusso. E sono convinta che si divertirà anche chi leggerà, perché le persone sensibili queste cose le sentono. Bene, mi sono fatta pubblicità. Non l’ho mai fatto prima e dubito che mi ricapiterà. Ma io qui faccio un po’ quel che mi pare. Senza tabù, appunto. E superare quello dell’autopromozione per me ha dell’incredibile. Quindi se ci metto la mia faccia e la mia parola potete fidarvi.
Baci a tutti
Gioia è un giornale del 1937. Mi sono letta alcune interviste, delle inchieste e cose così: strepitoso. Come siamo cambiati, ma com’eravamo belli. Soprattutto eleganti.
Pps: Non è male di questi tempi lavorare per un giornale che si chiama gioia, non foss'altro per i significato della parola.
Leggo dal dizionario:
GIOIA
sentimento di piena e viva letizia
persona, o cosa, che è causa di felicità o di soddisfazione
pietra preziosa
senso di contentezza, di piacere.
Felicità, allegria
Persona preziosa per le sue qualità
Appellativo affettuoso
cosa posso volere di più?